Atripalda - Continua l’impegno per una città cardioprotetta grazie all’iniziativa “Un cuore al sicuro in una comunità resiliente” promossa da Biomedical Planet.
Un secondo defibrillatore è stato donato alla città di Atripalda, questa volta dal direttore dell’Hotel Civita, Umberto Chieffo, che ha scelto di installare l’importante dispositivo salvavita in via Manfredi. Questo gesto rientra nel più ampio progetto “Atripalda Cardioprotetta”, ideato da Jessica Govetosa e Antonello Della Sala di Biomedical Planet, con l’obiettivo di dotare la città di defibrillatori in punti strategici per garantire un pronto intervento in caso di emergenza cardiaca.
Jessica Govetosa spiega: “Questo progetto prevede di localizzare in più punti della città dei defibrillatori DAE, per consentire un rapido intervento in caso di arresto cardiaco. Il nostro obiettivo è creare una rete di soccorso tempestiva, integrata con il servizio di emergenza territoriale del 118, diffondendo la presenza di defibrillatori semiautomatici DAE sul suolo pubblico.”
A luglio, una nuova legge ha reso obbligatoria la presenza di defibrillatori non solo in aree pubbliche ma anche negli alberghi. Il direttore dell’Hotel Civita, Umberto Chieffo, ha deciso di acquistare e installare il defibrillatore all’esterno dell’albergo, rendendolo così fruibile a tutti e contribuendo alla sicurezza dell’intera comunità.
“Non a caso abbiamo stretto una convenzione con la Croce Rossa Italiana, con la quale organizziamo corsi salvavita aperti a tutti,” aggiunge Govetosa. L’iniziativa di cardioprotezione ha già visto la donazione di un primo defibrillatore in via Gramsci, installato durante il passaggio del Giro d’Italia, e un altro dispositivo è stato recentemente acquistato dal dottor Sabino Aquila per essere posizionato in via Civita.
L’impegno di Biomedical Planet e dei cittadini di Atripalda continua a rafforzare la sicurezza del territorio, con l’auspicio che sempre più persone possano essere formate all’uso dei defibrillatori, aumentando le possibilità di salvare vite umane in caso di emergenza.